Imola. Una puzza micidiale e acqua bianca come se fosse stata lavata con detersivi. E' la situazione davanti alla quale si trovano una parte dei cittadini della frazione di Selva, staccati dal depuratore, ma finora costretti a pagare lo stesso i costi dell'allacciamento. Le vasche Imoff non sono sufficienti a migliorare la situazione e così in mattinata il presidente del Comitato residenti la Selva Piero Raffini ha contattato il Noe (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabineri) informandoli della grave situazione di inquinamento riguardante il Rio della Bandita. Pare che gli stessi Carabinieri abbiano espresso stupore in quanto già allertati lo scorso anno. Insomma, il Noe pensava che la situazione fosse già stata risolta. Da quanto si evince a questo punto potrebbe esserci un sopralluogo dei carabinieri sul sito in questione. E il consigliere regionale della Lega Nord Daniele Marchetti ha già presentato diverse interrogazioni sul tema.
L'assessore all'Ambiente Davide Tronconi cerca di smorzare i problemi: "Nel 2016, ho mandato lettere a Atersir ed Hera spa Direzione acque chiedendo che i residenti siano allacciati alla rete fognaria e di inserire tali interventi nel programma 2015-2019. Ora Atersir ha convocato con Hera una conferenza dei servizi per il 27 aprile e sono molto ottimista che finalmente venga trovata una soluzione". A Medicina, i cittadini non collegati al depuratore, nei giorni scorsi, sono stati risarciti da Hera dopo che il consiglio comunale aveva votato all'unanimità un documento proposto in origine dal Movimento 5 stelle.
(m.m.)